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Channel: Commenti a: Le ginocchia sbucciate: il bullismo e la metafora della net generation
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Di: Unicef.org Il bullismo e la metafora della net generation Quotidiano giuridico politico economico Diretto da Avv. Carmelo Giurdanella Amministrativo Civile Penale Lavoro Fisco Commerciale Professioni Tech Flash Varia le Top Jobs Act Spesometro Fattura ele

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[…] Unicef.orgIl bullismo e la metafora della net generationQuotidiano giuridico politico economicoDiretto da Avv. Carmelo Giurdanella Amministrativo Civile Penale Lavoro Fisco Commerciale Professioni Tech Flash Varia le Top Jobs Act Spesometro Fattura elettronica Concorsi Regime Minimi Pensioni Quota 96 Legge Stabilità 2015 730 Isee Riforma PA Province Mediazione Iva EuropaTweet 2 marzo 2015 Perché Deutsche Bank può essere il partner ideale per costruire e accrescere il successo della tua attività 19 maggio 2015 EASYLEX Cloud e EASYLEX App – Parola d’ordine: portabilità del software 13 maggio 2015 Papa Francesco, testo del discorso. Udienza 13 maggio 2015 1 aprile 2015 Papa Francesco, testo dell’udienza di mercoledì primo aprile 2015 27 marzo 2015 Nexive lancia Sistema Economy: spedizioni leggere e convenienti per l’e-commerce 25 marzo 2015 Centralino software VOIspeed di TeamSystem integrato al gestionale Easylex: la tecnologia telefonica del futuro a disposizione degli avvocati. 4 marzo 2015 Prestiti senza busta paga: un’opportunità per chi non ha reddito fisso 2 marzo 2015 Perché Deutsche Bank può essere il partner ideale per costruire e accrescere il successo della tua attività 19 maggio 2015 EASYLEX Cloud e EASYLEX App – Parola d’ordine: portabilità del softwareSpeciale Jobs ActSalute 19 maggio 2015, 09:12Le ginocchia sbucciate: il bullismo e la metafora della net generationChi è il bullo e come si comporta nel mondo digitale. Quali sono i reati perseguibiliL’attento osservatore di molti anni fa avrebbe notato giovani adolescenti giocare felici insieme agli amici nelle strade del quartiere, forse a pallone od a qualsiasi altra attività ludica che avesse richiesto lo stare insieme, la condivisione delle regole, la gioiosa emulazione, l’interazione con l’altro nello spazio psichico della comunicazione e della relazione: una formativa palestra dove si intrecciavano regole e valori, emozioni e sentimenti quale solido lastricato della via che porta all’età adulta.Le madri attente e premurose dall’uscio o dal balcone di casa potevano sorvegliare i propri figli ben sapendo che malauguratamente sarebbero potuti ritornare con qualche ginocchio sbucciato da curare immediatamente, accompagnando tale provvido intervento con una sonora sgridata senza, del resto, dover iniziare chissà quale azione penale.Qualcuno dirà: erano altri tempi; pur tuttavia anche allora esistevano adolescenti ribelli e prepotenti.Oggi il compito della famiglia di prendersi cura dei figli è divenuto esercizio complesso e delicato: da un lato si avverte l’avvenuto mutamento dal punto di vista sociale che si è dipanato in questi ultimi 70 anni passando dal livello di famiglia autoritaria degli anni 40 e 50 a quella democratica degli anni 70 e 80 a quella affettiva dei tempi recenti, dall’altro il veloce cambiamento non ha reso possibile fare riferimento certo alla sapiente esperienza dei propri genitori essendo saltati i rassicuranti punti di riferimento che il repentino sviluppo tecnologico e sociale ha travolto.Nel mondo tecnologico avanzato i giovani adolescenti oggi sono più informati e capaci di manovrare cellulari, computer ecc., sembrano più sicuri ma molto più fragili; a scuola dimostrano insicurezza mentre i genitori chiedono loro grandi risultati. Appaiono turbolenti, capricciosi, arrabbiati, dispettosi e difficilmente contenibili. Di contro i genitori sono preoccupati per contenerli, per vederli giudicati dagli insegnanti, perché sovente viene criticata la loro capacità educativa.IL BULLISMO, IL BULLO E LA VITTIMAA livello legislativo non esiste il reato di bullismo, pur tuttavia sono penalmente perseguibili quelle costellazione di reati che richiamano comportamenti, atteggiamenti che rimandano alla violazione della legge penale o civile. Nella fattispecie sono considerati atti di bullismo:* insulti, offese: se rivolte al singolo (art 594 c.p.);* diffamazione: quando si offende l’altrui reputazione comunicando con più persone (art. 595 c.p.);* piccoli furti (art. 624 c.p.);* estorsione: quando si costringe con minaccia per procurare a sé ingiusto profitto (art. 629 c.p.);* lesione personale: quando si cagiona una lesione al corpo o nella mente (art.582 c.p.);* percosse (art. 581 c.p.);* danneggiamento di cose altrui (art. 635 c.p.);* deturpamento e imbrattamento di cose altrui (art. 939 c.p.);* minacce (art.612 c.p.);* prese in giro o disturbo alle persone (art. 660 c.p.).Poiché sovente i comportamenti di bullismo sono agiti da giovani minorenni la responsabilità del danno cagionato dal fatto illecito è in capo ai genitori (art. 2048 c.c.) per “culpa in educando”. Infatti l’art. 30 della Costituzione afferma: <>.Ancora: l’art. 147 del codice civile sottolinea l’obbligo genitoriale ad <Sorgente: Il bullismo e la metafora della net generation […]


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